Gaara è il figlio del Quarto Kazekage e il fratell

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SIMONIK
view post Posted on 27/7/2007, 22:26




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Gaara è il figlio del Quarto Kazekage e il fratello minore di Temari e Kankuro. Alla sua nascita gli fu sigillato nel corpo il tasso demoniaco Shukaku per ordine del padre. Fu possibile grazie ad un jutsu operato da una delle anziane del Villaggio della Sabbia, una donna di nome Chiyo. Poiché era necessario un sacrificio, la madre di Gaara, Karura, venne scelta. Prima di morire, Karura maledisse il villaggio e il suo figlio appena nato, sperando però che un giorno l'avrebbe vendicata.

Il motivo per cui il padre di Gaara gli inflisse quel triste destino era dovuto al fatto che il daimyo di quel territorio stava pian piano indebolendo il villaggio, minimizzando la sua capacità di difendersi. Addirittura il signore feudale aveva cominciato ad offrire lavoro a diversi villaggi ninja, anziche al suo, quello della Sabbia. Vedendo cosa stava succedendo al suo villaggio, il quarto Kazekage si rese conto che i loro ninja avrebbero dovuto essere di un livello assai superiore, e Gaara sarebbe stato la loro arma segreta.

L'intero villaggio odiava il bimbo e temeva il grande potere rinchiuso nel suo corpo; lo stesso padre, prima di rendersi conto di quanto potesse essere utile, lo voleva morto, e per questo motivo cercò più volte di assassinarlo. Come risultato, Gaara divenne un ragazzo chiuso in se stesso e silenzioso, consumato da un odio profondo per tutti, tranne che per se stesso. Cominciò a provare piacere nell'annientare i diversi sicari mandatigli contro dal padre; alla lunga, uccidere chiunque minacciasse la sua esistenza divenne la sua ragione di vita. La sua insonnia, causata dal fatto che lo Shukaku divorerebbe la sua personalità approfittando delle poche difese durante la fase di sonno, rende Gaara ancor più instabile.

L'infanzia di Gaara fu pittosto simile a quella di Naruto, forse addirittura più triste data la totale mancanza di un amico. Entrambi erano soli e avevano un forte desiderio di risultare simpatici, e amati, e riconosciuti come individui, liberi dal pregiudizio altrui - loro sono se stessi, non il demone che sono obbligati a "contenere" - e entrambi furono condotti sull'orlo della disperazione. Mentre Naruto giunse alla conclusione che scherzare e rendersi ridicolo lo avrebbe portato al centro dell'attenzione che desiderava, Gaara si convinse che poteva conservare e confermare la sua esistenza uccidendo chiunque la minacciasse, e come sua caratteristica principale si nota una forma di esistenzialismo. In mancanza dell'approvazione altrui, poteva dare valore alla sua vita soltanto, non considerando importante quella altrui. Per di più, Naruto ebbe in seguito l'amicizia di Iruka e della squadra 7 guidata da Kakashi, Gaara non ebbe mai nessuno e non poté comprendere il concetto di combattere per una persona che non fosse lui stesso.

In entrambi i casi, i due bimbi tentarono di conquistare i loro coetanei mantenendo un atteggiamento positivo, allegro ed amichevole. In un occasione, Gaara utilizzò i suoi poteri per recuperare il pallone di un gruppo di bambini che stavano giocando nei suoi paraggi, ma loro fuggirono quando lo videro. Non volendo restare solo, Gaara li supplicò di aspettare, e la sua sabbia, interpretandolo come un ordine, li bloccò. Infuriatosi alle grida di aiuto dei bambini, Gaara quasi ne uccise alcuni, fermandosi solo quando intervenne l'adorato zio e suo unico amico, Yashamaru. Più tardi, Gaara decise di farsi perdonare e corse a portare della medicina alla bambina che aveva ferito più gravemente, ma lei, dopo aver visto chi era alla porta, gliela sbatté in faccia, chiamandolo 'mostro' e lasciandolo con il viso stravolto dal dolore.

Gaara venne addestrato dal padre, ma educato per lo più dallo zio, Yashamaru. Essendo l'ospite dello Shukaku, Gaara aveva un controllo della sabbia quasi istintivo. Per di più, era la sabbia a proteggerlo, rendendolo quasi impossibile da toccare. Per sei anni, l'intero villaggio temette il bambino, fatta esclusione per Yashamaru, che raccontava spesso al nipote di quanto Karura lo avesse amato e voluto proteggere; secondo Yashamaru, era per il forte amore della madre che la sabbia proteggeva sempre Gaara. Per un periodo di tempo, sembrò che Yashamaru fosse l'unica persona a cui importasse del piccolo Gaara (similitudini sono riscontrabili col rapporto tra Naruto e Iruka, anche se il loro avrà molto più successo). Gli sforzi di Gaara per essere accettato portarono tutti a risultati disastrosi, portando il padre a tramare contro di lui. Gaara era divenuto, negli occhi del Kazekage, un esperimento fallito, e un pericolo troppo grande per gli altri abitanti del villaggio. Così, il Kazekage ordinò a Yashamaru di uccidere il bambino. La sabbia lo protesse dagli attachi, e Gaara controbatté e ferì il sicario mortalmente prima di scoprire che si trattava dello zio.

Sconvolto dall'accaduto, Gaara scoppiò in lacrime e corse accanto allo zio, chiedendogli perché avesse tentato di ucciderlo. Yashamaru rivelò così al nipote dell'ordine del Kazekage, e Gaara, sebbene assai turbato, si sforzò di sorridere, e in un sussurro suggerì allo zio che la motivazione era solo quella, si trattava di un ordine che andava eseguito. Rimase scioccato quando Yashamaru emise un flebile dissenso. Infatti, nonostante avesse cercato di amare Gaara, lo aveva sempre odiato perché aveva strappato la vita della sua amata sorella, Karura, la madre di Gaara. Rivela anche l'origine del suo nome: "un Asura (demone della mitologia indiana) che ama solo se stesso" (我を愛する修羅, Ware wo ai suru shura?). Prima di morire, si aprì la giacca rivelando degli esplosivi, e le sue ultime parole furono: "Ti prego, muori." Gaara però sopravvisse ancora una volta protetto da uno scudo di sabbia.

Stando a Yashamaru, Karura aveva maledetto il Villaggio della Sabbia per l'aver usato lei e il suo piccolo bambino come, rispettivamente, sacrificio e arma, ma aveva in aggiunta maledetto anche Gaara per il dolore che le inflisse. Dopo essersi reso conto che nessuno lo aveva mai amato, ne la madre, ne lo zio, Gaara utilizzo la sua sabbia per imprimersi sulla fronte un kanji, "Amore" (愛, "Amore"?) per ricordarsi sempre che lui era "un Asura che ama solo se stesso". Questa fu l'unica occasione in cui la sabbia non lo protesse dal ferirsi, e probabilmente la prima volta che sanguinò. Per i seguenti sei anni, Gaara rimase l'obiettivo di molti sicari mandato dal Kazekage, ma riuscì a salvarsi ogni volta.

Partecipa poi all'esame dei Chunin. Durante l'eliminatoria per la terza prova, batte Rock Lee, in un incontro all'ultimo sangue; (la bestia verde di Konoha infatti esce di scena in barella, dopo un tremendo colpo di Gaara) In seguito grazie all'intervento di Naruto riuscirà a capire che amare solo se stessi e vivere per uccidere non porta altro che miseria: per la prima volta Gaara non si sente solo, ha trovato qualcuno che lo capisce e condivide le sue sofferenze. Colpito dal desiderio di Naruto di proteggere le persone a lui care, Gaara inizia a cambiare chiedendo scusa per la prima volta a Temari e Kankuro. E sarà il desiderio di vivere per proteggere gli altri a portarlo ad accettare la carica di Kazekage durante il salto temporale. Parteciperà poi alla missione per il recupero di Sasuke Uchiha, dove correrà in aiuto di Rock Lee (appena rimessosi in sesto dopo l'incontro avvenuto all'esame Chunin, contro lo stesso Gaara), a sua volta coinvolto nella battaglia contro Kimimaro, uno dei pupilli di Orochimaru. I due riusciranno a battere il nemico.

Edited by SIMONIK - 28/7/2007, 10:35
 
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lele-24
view post Posted on 27/7/2007, 22:29




GAARA è DAVVERO 1 GRANDE, UNO TRA I MIEI PREFERITI
 
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-Darkman-
view post Posted on 3/9/2007, 08:30




pure secondo me, pur avendo un brutto passato gaara del resto è un grande^^
 
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GRANCANE
view post Posted on 3/9/2007, 11:15




1 GRANDE BASTARDO!
 
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5 replies since 27/7/2007, 22:26   10 views
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