RECENSIONE: dragonball shin budokai 2, psp

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SIMONIK
icon5  view post Posted on 5/7/2007, 08:40




La trama di Dragon Ball è stata narrata in tutti i modi possibili nei cinque titoli destinati alle console casalinghe. Fortunatamente, questa sorta di ripetitività non ha “colpito” la PSP che ha sempre potuto vantare trame “esclusive” e del tutto nuove.
Dragon Ball Z Shin Budokai 2, come il suo predecessore, narra infatti una storia mai sentita prima e forse mai ponderata da Akira Toriyama ( il “papà” di Dragon Ball).
Il protagonista di questo titolo è il giovane Trunks “del futuro” che, alcuni anni dopo lo scontro con Cell, si trova a dover fronteggiare la nuova minaccia per il pianeta, ossia il perfido mago Babidy, il temibile Darbula e, ovviamente, Majin Bu.
La trama sotto molti aspetti si presenta identica a quella della serie “originale” e sembra quasi che Trunks sia un semplice “rimpiazzo” del giovane Gohan, ma così non è. Gli eventi infatti ad un certo punto della storia prendono una piega davvero interessante, ma non abbiamo intenzione di anticiparvi tutto se non il fatto che avrete a che fare con nemici del passato, del presente e del futuro di Trunks.

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Uno dei limiti principali di tutti i titoli di Dragon Ball è il numero limitato di modalità di gioco e le loro caratteristiche.
Shin Budokai 2 offre infatti le oramai consolidate modalità di gioco viste nel precedente Shin Budokai, ossia: Arcade (che permette di partecipare al Torneo Internazionale di Arti Marziali), Prova Z (semplici sfide di varia natura), la modalità per due giocatori e infine la modalità di gioco principale rinominata questa volta come “Un'altra strada”m che si presenta leggermente più innovativa rispetto alle altre del passato.
In questa modalità, dopo avere assistito ai classici scambi di battute tra i personaggi, potremo muovere liberamente Trunks nel mondo di Dragon Ball (il cosiddetto “Dragon World”) e decidere come intraprendere un combattimento, rispettando o meno gli obbiettivi della “missione”.
A consentire al giocatore di esplorare il “Dragon World” ci pensa una mappa tridimensionale sulla quale sono presenti importanti indicatori, alcuni dei quali rilevano l'esatta posizione del nemico ed altri che segnalano le condizioni in cui versano le diverse città (nel caso in cui i nemici le stiano attaccando).
Come già detto in precedenza, gli scontri di Shin Budokai 2 sono articolati in missioni che richiedono di portare a termine diversi obbiettivi come, ad esempio, salvare le città dai nemici.
Il completamento o il fallimento della missione condiziona per molti aspetti il combattimento, a partire dal nemico da sfidare. E' quindi opportuno svolgere la missione in tutti i modi possibili (ovviamente ripetendola più di una volta), anche in quelli che ci sembrano meno ortodossi per completare il gioco al 100%.
La mappa nasconde altri mille segreti, ma a spiegarvi come sfruttarne appieno tutte le potenzialità ci pensa il Re Kaioh grazie a una esauriente modalità tutorial.
I curiosi svolgimenti e intrecci della trama permettono un facile inserimento all'interno della stessa di molti personaggi “fuori luogo”, ma comunque appartenenti al “Dragon World”.
Il numero di personaggi utilizzabili è certamente superiore rispetto al capitolo precedente (24 in tutto senza contare le trasformazioni di ciascun personaggio), ma purtroppo sono assenti alcuni personaggi principali della serie animata come ad esempio Yamcha, Tenshinhan, Jaozi, Kaioshin, C17, C16, etc...
Per approfondire ulteriormente l'esperienza di gioco è ora possibile personalizzare i propri eroi, attraverso il sistema di potenziamento mediante “carte” che permette di incrementare la potenza delle caratteristiche di ogni personaggio.
La realizzazione tecnica di Shin Budokai 2 non si rivela eccessivamente diversa da quella del capitolo precedente. La veste grafica è ancora una volta realizzata completamente in cel shading e riproduce fedelmente i modelli dei personaggi e delle ambientazioni viste nella serie animata.
Unica nota stonata della grafica del gioco è il numero di poligoni troppo esiguo che compone ciascun personaggio, così da farli apparire abbastanza scarni in alcune situazioni di gioco (come ad esempio la fase esplorativa).
Risulta invece vincente la realizzazione dei vari colpi energetici e degli attacchi speciali che, visti sullo schermo della PlayStation Portable, sono una gioia per gli occhi.

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La longevità di Shin Budokai 2 è minata da alcune scelte abbastanza discutibili dei progrmmatori del gioco.
Purtroppo lo svolgimento della trama principale, alla lunga, suona eccessivamente
monotono e sconfiggere nemici sempre più forti di volta in volta, potrebbe iniziare a risultare stancante. Come se non bastasse l'unica modalità di gioco abbastanza alternativa, ossia “Sfida Z”, non riesce a tenere incollato allo schermo il giocatore per più di una piccola manciata di ore.
La presenza di una modalità multigiocatore riesce sicuramente a garantire una maggiore longevità del titolo, ma una modalità di gioco on-line avrebbe praticamente assicurato un divertimento infinito.
 
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